7 CHILI IN 7 GIORNI. MA STAVOLTA NON è SOLTANTO UN FILM

tratto da DI TUTTO n. 21 del 12 giugno 2009

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  1. mariannamor
     
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    ATTUALITà Un metodo scientifico brucia-chili di troppo messo a punto al Policlinico Umberto I di Roma: risultati assicurato.
    7 CHILI IN 7 GIORNI. MA STAVOLTA NON è SOLTANTO UN FILM

    La prova costume è arrivata. I chili di troppo accumulati durante l'inverno lungo e piovoso sono lì e deprimono gli umori. Si corre al riparo all'ultimo minuto: palestre, centri benessere, massaggi, saune ed estetista. Qualcuno cambia la bilancia o lo specchio ma il costume è inesorabile. Tra amiche c'è il consiglio all'ultima dieta miracolosa letta sulla rivista specializzata o consigliata da una conoscente ritornata dal Brasile. Tutto inutile. Allora si pensa: "Soltanto un miracolo potrebbe salvare la situazione". Ritorna alla mente il film con Carlo Verdone e Renato Pozzetto Sette chili in sette giorni e la depressione aumenta. si andrà in spiaggia con tanto di pancetta e si spererà di avere vicini di ombrellone nelle stesse condizioni. Poi arriva la telefonata che ti cambia la vita. Non la solita amica ma quella giusta, quella del cuore: "Abbiamo risolto, c'è una terapia che fa perdere tanti chili in soli 10 giorni e funziona". Lo scetticismo è d'obbligo. Cominciano le ricerche, aiutati da Internet. E le speranze riprendono quota.
    La terapia esiste. Il medico anche. E le testimonianze di chi l'ha applicata sono entusiaste. Perchè non provare? Il numero di telefono è lì e risponde al Servizio di Nutrizione clinica del dipartimento di Chirurgia del Policlinico Umberto I di Roma. Si prende appuntamento per il primo sabato possibile a mezzogiorno in una grande aula del Policlinico lo scopritore della terapia, il professor Gianfranco Cappello, illustra la cura miracolosa. Sono più di un centinaio, vengono da tutte le parti d'Italia, hanno saputo della cosa da amici, parenti o da qualche articolo di giornale. I pesi sono quasi tutti a tre cifre. Molti hanno gravi patologie, hanno provato quasi tutte le diete ma alla fine si sono arresi. Questa è l'ultima spiaggia. Il professor Gianfranco Cappello è un siciliano di Agrigento: minuto, simpatico. Non perde mai la pazienza, risponde a tutti con cortesia, anche alle domade più strane. Con semplicità illustra il metodo che ha messo a punto in anni di sperimentazione e che dal 2006 ha cominciato ad applicare. Si chiama Ned, Nutrizione Enterale Domiciliare, e consiste in una dieta alimentare di sole proteine discilte in acqua che vengono infuse attraverso un sondino naso-gastrico 24 ore al giorno per un ciclo di dieci giorni, durante i quali non si mangia assolutamente nulla. Sì, avete capito bene, dieci giorni di digiuno assoluto, attaccati a una pompa che è collegata a una sacca con la soluzione proteica. La prima domanda arriva spontanea: "fa male mettere il sondino, dà fastidio tenerlo?" e il professor Cappello con calma risponde:"Nessun problema, guardate come si fa". E illustra il filmato durante il quale il sondino de lo applica da solo. Ancora via ad un'altra domanda:" E la fame?". Risposta del professore: "Non c'è, perchè l'alimentazione proteica determina uno stato di acidosi, simile a quello dei bambini che hanno l'acetone. In questo modo il paziente non soffre la fame e attinge ai depositi di grasso per il suo fabbisogno calorico quotidiano". Quando si ritrovano dopo dieci giorni è tutto un raccontarsi delle esperienze e dei chili persi. Si va dai dieci ai cinque chili, c'è chi confessa di aver sgarrato e se ne pente e chi orgogliosamente dichiara: "mi sono attenuta scrupolosamente alla terapia ed ecco i risultati: dieci chili, cinque dei quali di massa grassa".
    Ai pazienti, infatti, viene fatto l'esame impedenziometrico, un'analisi molto semplice che permette di controllare il peso e la composizione corporea. E così si stabilisce in base al sesso, all'età e all'altezza il peso ideale da raggiungere. Tutti si fanno i calcoli di quanti cicli dovranno fare per potersi ammirare allo specchio.
    La Ned è ormai diventata la sigla salva-linea e il passaparola è ormai contagioso. Per strada sicuramente avrete incontrato delle persone con un sondino nel naso e una tracolla blu: sono solo i pazienti del professor Gianfranco Cappello. Dal 2006 a oggi ci sono state quasi cinquemila richieste e tremila sono stati i pazienti che hanno seguito la terapia. "Tutto con successo - dice il professore - ho trentamila foto che testimoniano quello che sto dicendo. Si figuri che una signora di 35 anni di Catania in sei mesi è passata da 141 a 79 chili. E pensare che questo metodo l'ho scoperto quasi per caso e per necessità. Avevo bisogno di far perdere peso a una paziente che doveva essere operata, l'ho sottoposta a questa terapia e i risultati sono stati eccezionali. L'idea me l'ha data sua figlia che mi ha chiesto di applicarle il sondino e da allora la cosa è partita".
    Il professor Gianfranco Cappello è stato tra i primi in Italia nel 1960 a utilizzare la nutrizione artificiale per via parenterale (cioè attraverso un catetere introdotto in vena cava) o per via enterale (vale a dire mediante un sondino inserito inserito nell'intestino) e da allora ha avuto 15mila pazienti. "Questa tecnica è arrivata dagli Stati Uniti - dice - e nel 1994 la Regione Lazio l'ha regolata con la legge 7882. Il caso di Eluana Englaro ha fatto conoscere a tutti questo tipo di alimentazione che tiene in vita milioni di pazienti. Ho seguito anche Piergiorgio Welbi per alcuni anni".
    Insomma, il professor Cappello è un medico serio. Niente a che vedere con Verdone e Pozzetto: con lui i sette chili in dieci giorni si perdono davvero. [Mina Praitano]
     
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  2. Cosmos
     
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    Mah, non so che dire.
    Mi lascia un po' perplesso.
    Sarà vero oppure sarà l'ennesima delusione?
    Vedremo, disse il cieco!
     
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  3. WinterAngel
     
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    la dieta iper proteica non fa bene...però dura pochi giorni hai detto???magari alle persone più gravi...nn so...e poi non li riprendono avendoli persi così velocemente???
     
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  4. mariannamor
     
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    Vin invio una serie di link che riguardano l'argomento...
    http://amiciobesi.forumfree.net/?t=28992106
    http://obesitdintorni.forumcommunity.net/?t=16713204
    http://www.obesitalatuavoce.it/news/ned.htm
    http://obesita.forumfree.net/?t=33786351
    http://cisonobuonenotizie.blogspot.com/200...allobesita.html
    http://www.nutricia.it/notizie_malattie_de...s=172&id_cat=27
    la mia domanda è quale ripercussione un tipo di trattamento così aggressivo avrà alla lunga sui reni?
     
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  5. aylyne
     
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    Secondo me c'è un'altra questione da aggiungere: se una persona "dipende" in una qualche maniera dal cibo, dopo 10 giorni che fa?
    Credo che queste soluzioni siano adatte solo per le persone che hanno problemi di peso (per disfunzioni o cose così) ma non per chi ha difficoltà a rapportarsi con il cibo in modo sano.

    Sul danni dal lato fisico non saprei che dire, vista la mia ignoranza in materia medica/dietetica...
     
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  6. WinterAngel
     
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    il principio della dieta è mangiare meno carboidrati per attingere alle riserve ma mai mai mai eliminarli...

    si infatti bisogna correggere il comportamento verso il cibo...è una vera e propria rieducazione alimentare...
     
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  7. aylyne
     
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    La cosa brutta del cibo è che non puoi eliminarlo come si fa normalmente con il problema dell'alcolismo o della droga...per me sarebbe più semplice se non dovessi più toccare cibo! E' il limitarsi la mia difficoltà ... image
     
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6 replies since 16/6/2009, 16:51   1079 views
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